L’ARTE DELL’ATTIMO FUGGENTE
Tutto riconduce dentro noi stessi. Il mondo mi da ciò che serve per far essere e coltivare la mia creazione. Dobbiamo ritrovare in noi stessi le modalità di pensiero che corrispondono ai livelli del pensiero vivente creativo per identificare, confermare e condensare le energie pensiero. Cosa cogliamo, definiamo, pronunciamo e attiviamo di noi stessi e del mondo con un pensiero? Quando noi, dalla nostra unità, ci cogliamo nel qui ed ora e allo stesso tempo oltre, nel tutto in cui sempre siamo. Quando siamo pienamente allineati in noi stessi, l’energia vitale ci attraversa, siamo aperti e connessi con il nostro Sé superiore, siamo connessi all’universo e a tutte le sue risorse, alla coscienza che comprende noi, ciascuno, tutta l’umanità di oggi e della storia. Sei Uno: corpo, mente spirito e anima, presente a te stesso nell’osservatore e Uno con le risorse dell’universo.
Solo quando raggiungiamo quest’unità interiore comprendiamo finalmente che il mondo intorno a noi è la proiezione e la materializzazione del nostro mondo interiore. Che ciò che sta davanti a noi è tratto dal nostro infinito interiore. Solo in questo stato d’essere siamo finalmente presenti nel qui ed ora e rendiamo persone, cose, situazioni ed eventi elementi sognanti di ciò che desideriamo e progettiamo. E’ nel qui ed ora di questo stato d’essere che creo di un creare che significa lasciar passare la vita, lasciarsi attraversare dalla vita e, mentre l’energia vitale mi attraversa, io, connesso alla coscienza universale, pronuncio un SI in cui sento, partecipo e partorisco la mia creazione.
Questo è l’istante connesso all’eternità indefinita, ossia all’istante prima di qualsiasi creazione. Mentre io sono presente a questa creazione, in me sono presenti anche gli altri stati di pensiero. Essi partecipano all’atto creativo, ne fissano le istanze fondamentali e lo strutturano. Sono i significati e la modalità della mia creazione, ossia il senso e la forma che io do alle mie esperienze. Al livello del creare sono oltre la ragione, sono uno con i movimenti e i principi che la vita si da con il suo manifestarsi. Sono i grandi modi di essere della vita che nel mio quotidiano si fa: amore, pace, libertà, originalità, armonia, condivisione, gioia, bellezza e qui c’è la vita che agisce come totalità. Sono i grandi valori che danno senso alla singola esistenza. Sono gli archetipi viventi.
Passato il momento in cui sono uno e creo, io torno ai livelli del quotidiano e creo il pensiero reale in cui faccio esperienza di me nella concretezza della materia in cui mi sono dato. A questo livello, la lucidità del livello creativo, viene offuscata dal molteplice. La luce della sapienza: “io sono” e la luce della forza sapienza: “io creo” vengono assorbiti della materia e si rarefanno. La lucidità e la spiritualità del creare vengono meno alla mia mente così, spesso, i perché profondi e più importanti del mio essere ed agire mi sono nascosti. Non colgo più le risorse che l’universo comunque mi da per vivere al meglio il momento presente ed io mi perdo in una comprensione del mondo ed un agire riduttivi che non sono più corrispondenti alla grandezza dei miei pensieri creativi.
Ogni istante noi siamo attraversati da tutte le energie necessarie per esistere pienamente nelle nostre esperienze, ma spesso ci si allontana dalla piena coscienza di ciò che stiamo vivendo e ci si ritrova in uno stato di disallineamento interiore in cui nascono le paure e le conseguenti reazioni. Qui entra in gioco quella Fiducia Consapevole che mi permette comunque di rimanere gioioso e sereno in quell’intima saggezza di luce-sapienza. Ma cos’è la luce-sapienza che ho su di me?
Innanzitutto ciò che vedo e so di me: mi conosco.
Cos’è la potenzialità in me? le mie capacità: so fare. Conosco e so fare. Sono i fondamenti dell’autostima, essa si costruisce confrontandosi con i valori forti, sugli archetipi viventi che la mantengono sempre alta ed attiva. Sostengono me per ciò che sono e promuovono me nella creazione che sto sperimentando. Niente e nessuno può togliermi dalle mie mani, da questo amore primo, potentissimo e affidabilissimo che è l’amore incondizionato per me stesso. E’ imperativo rimanere fedele a questo amore incondizionato anche quando non ne sono pienamente consapevole. E’ dentro questo costante riconoscimento che riaffermo la sacralità dell’io sono.
Quando io, immerso nella molteplicità delle mie esperienze non capisco cosa mi sta accadendo e perché mi accade quello che non vorrei, un altro livello di me sa bene perché le cose si muovono in quel modo e dove sto andando. Sto andando nel cuore della mia creazione, quella del SI affermato nell’istante in cui sono coscienza consapevole e in cui rimango assiso. Qui comincia la responsabilità di me stesso e di quanto vivo. Anche se nel quotidiano qualcosa mi sfugge, io sono consapevole che ciò che vivo è ciò che io ho creato e me ne assumo tutta la maternità/paternità/responsabilità, ossia la regalità. Comincio a gustarmi e godermi le mie creazioni e se voglio posso risalire al momento della creazione e confermarle o evolverle.
Quali e cosa sono le virtù in me? Sono i poteri forti con cui mi gioco l’esistenza: protezione, cura, attrazione, determinazione e forza non da applicare da me all’esterno di me. Tutte le risorse che attivo, quelle che attivo dal pensiero, dal cuore, dal corpo. Quelle risorse forti, vitali, attente a prendersi cura, a nutrire la creazione che abitano il mio connettivo. Quel tessuto impalpabile che avvolge ogni mia cellula, organo e apparato. Questa centrale operativa mi da sempre l’aggiornamento su come in me tutto funziona e cosa serve per farlo funzionare al meglio. Come una madre che trova intuitivamente le risposte per risolvere le situazioni per il suo bambino. Cura, protezione e attrazione per me per incontrare sempre ciò che catalizza le parti di me che vogliono venire alla luce così da rendere conoscibile a me stesso il mistero e la bellezza che sono già in me.
Avere davanti me stesso, compiere me stesso prima di qualunque atto fuori di me. Forza: per aver cura di me e trovarmi tutto ciò che mi serve. Attingere da me stesso e dal mondo tutte le energie necessarie per incontrare me stesso e il mondo. Determinazione: sapere che posso avere le risorse per lanciarmi in qualunque sogno emerga da me o incontro sul mio cammino, tutto ciò che mi incuriosisce, mi affascina, voglio conoscere e sperimentare.
Il mio occhio costantemente aperto sul mondo con l’osservatore. L’osservatore non è un’identità, è il nostro Io che lo definisce così, in realtà esiste solo l’osservare poiché ogni pensiero è espressione di come siamo qui ed ora. L’osservatore, ciò che è in me ogni attimo clicca un immagine dopo l’altro, un fotogramma dopo l’altro, rende materia il mio pensiero facendolo diventare realtà davanti a me. Le virtù in me attraverso l’osservatore, sono costantemente attive come mediatori tra l’energia pensiero e l’energia sostanza che dispiegando e ripiegando la materia si densificano fino a diventare cose, persone, natura, cielo e stelle davanti alle mie mani e ai miei occhi.
Sempre aperto questo palcoscenico del mondo in cui io, attraverso i principi passo dal mondo virtuale in me al mondo materiale fuori di me. Essi sono la terra di mezzo tra l’interno e l’esterno. “Essi sono del mondo ma non sono del mondo”. Lo trascendono mentre lo conformano, lo informano e lo costruiscono. Costantemente rivolti a guardare dentro se stessi per conformarsi al principio creatore dell’essere Uno con il Tutto. E’ qui che si acquisisce la capacità di trasferire la verità dal mondo del pensiero al mondo della materia. Creo la realtà corrispondente tra la verità del mio essere parte del tutto e la concretezza di me stesso, delle persone e delle cose di cui mi circondo. Creo la realtà e la creo corrispondente al mio livello di consapevolezza con la capacità di formulare e riformulare i miei pensieri affinché siano corrispondenti alla mia consapevolezza in costante evoluzione.
La vita mi vuole nuovo ogni giorno, collaboro con la creazione per inventare e progettare le forme nuove che oggi mi do, ovvero la forma che la vita si da. Ho visitato le parti di me in cui esisto come parte del tutto, ne ho sperimentato le modalità di essere e di esplicitarsi. Domani sperimenterò di più e saprò di più di me e del mondo, ma già oggi so di avere la consapevolezza di non reagire alla realtà ma di agire per crearla nuova e corrispondente a me stesso.
E’ nell’attimo in cui l’esterno mi interpella e io sono tentato di rispondere o adattarmi a ciò che esso mi presenta che io posso non guardare ciò che non mi corrisponde e posso pensare ed agire come meglio sento e decido per me. Ogni singolo attimo posso sciogliere quella tela che fino a ieri mi è stata utile per giocare con me stesso e col mondo e con i miei fili, le mie coordinate, corrispondenze, intenzioni e motivazioni. Posso darmi nuova trama, uno spazio nuovo per giocare il mio oggi. Un nuovo palcoscenico si apre davanti a me e mia è la responsabilità della mia creazione. Questo mi mette in mano le chiavi del regno, mi mette nella capacità di tessere e sciogliere qualsiasi pensiero di me e del mondo affinché tutto sia sempre più corrispondente alla mia anima.
Nei miei pensieri io sono la capacità di ricreare la mia realtà esteriore, le mie situazioni. La capacità di ricreare la mia terra ogni volta che i miei cieli lo decidono. In me le strutture animiche, psichiche, emozionali che chiamano, scelgono, organizzano le energie con gli ordinamenti che vengono dagli altri livelli del mio esistere, amare, pensare, per farle diventare cose, persone, ed eventi.
Le mie intenzioni, i miei sogni e i miei progetti arrivano alla definizione. Li colgo, li tocco e li gusto, interagisco con loro e li comprendo sempre più profondamente.
Le mie creazioni sono costruite a partire dall’aver preso coscienza di tutti i miei livelli.
Mi conosco ogni giorno di più, so cosa va bene per me, cosa davvero mi è affine, quanto a gusto, piacevolezza, predilezione e corrispondenza. Per questo è sempre più gratificante e gioioso stare con le mie creazioni. Avverto il rispetto, il riconoscimento, la stima dalle mie creazioni per ciò che sono e a me viene naturale nutrire e dimostrare affetto e riconoscimento quando entro nel raggio del creare di chi mi assomiglia, di chi ha con me delle corrispondenze e delle affinità. Così voglio la vita e il mondo, un amico affidabile perché con chi ne fa parte ci capiamo.
Da qui posso poi muovermi con fiducia e serenità verso forme di vita e di relazione che mi sono più estranee e meno corrispondenti. So che non sono solo. So che si agisce, si lavora, si gioca insieme. Bisognava fare il centro su me stesso e sapere che era giusto non lasciarmi condizionare dalla paura del giudizio. Io so che cosa mi serve, che cosa sono e voglio essere.
E’ in me, solo nel mio essere vero e segreto la verità di ciò che va bene per me.
Questo va affermato e al di sopra di ogni cosa a questo bisogna essere fedeli. Allora ecco che queste strutture animiche, psichiche, emozionali che sono i miei pensieri, finalmente hanno un riferimento, un centro e un orientamento. Da qui in poi non fluttuano più con le mie mille affermazioni contraddittorie. Tutto fa capo ad un centro che sono io, la mia anima. Tutto trova il suo ordine e il suo senso dentro di me. Tutto i miei geni lavorano per me, mi costruiscono e mi conducono verso il mondo.
Solo adesso ciò che si pone davanti a me mi permette di cogliere l’infinito. L’energia pensiero che mi attraversa, mi prende e mi travolge volge talmente intensamente da farmi immergere totalmente dentro la gioia di essere. Vuole che in me la vita si dia altra vita. Altre possibilità, altri sogni ed emozioni. Qualcosa dentro me apre un’altra strada, mi avverte che ciò che sto vivendo e gioioso ma c’è di più da scoprire, da gustare, da testimoniare e celebrare di me della vita, del mondo. Altre modalità in cui darsi la vita, in cui conoscersi e affermare tutto ciò che dentro me si muove, emerge, vuole essere trafficato per arricchire me stesso e il mondo.
Adesso ho la capacità di riconoscere ciò che non è più funzionale alla mia esistenza e il mio cammino verso l’unità, verso l’autonomia e la libertà. Adesso ho la capacità di scioglierle, così da avere energie libere a disposizioni delle mie capacità di costruire situazioni concrete sempre nuove. E’ così che la forza dell’autenticità ti permette di dissolvere quella catena di pensieri che tiene in piedi una realtà che non ti serve più e ti proietta verso la manifestazione di tutta l’immensità di ciò che Sei.
(PRIMA di avviare i video RICORDA di stoppare la MUSICA della pagina dal pulsante PLAY/PAUSE in alto a sinistra).
RICORDATI DI VIVERE
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